Ti è mai capitato di tenere gli occhi aperti per un istante
prima di prendere sonno?
Ti è mai capitato di svegliarti nel sonno e girarti mille volte
nel letto per riaddormentarti?
Spesso la posizione assunta per addormentarsi e quella che manteniamo
durante il sonno sono due fattori che vengono completamente trascurati
e che, invece, sono di fondamentale importanza.
Gli
squilibri posturali sono alla base di notevoli sovraccarichi del
nostro corpo e spesso determinano dolori e patologie fastidiose, oltre
a causare stress psicologico ed ansia. Se, attraverso delle cattive
posture, tendiamo ad accorciare abitualmente le nostre catene
muscolari anche mentre dormiamo, sarà molto difficile raggiungere una
situazione di migliore benessere psicofisico.
Dormire in
maniera corretta, quindi, non solo aiuta a prevenire fastidiosi
problemi come il mal di testa, il mal di schiena o la cervicale, ma
contribuisce a ridurre il reflusso gastroesofageo, le apnee notture,
eventuali bruciori di stomaco e, per la felicità di chi dorme in
coppia, risolvere anche i problemi di chi russa.
Beh, tantissime. La quantità di sonno è anch’essa uno degli elementi
chiave per dormire meglio e necessita di una spiegazione precisa. In
questo
articolo, la
National Sleep Foundation
descrive l’argomento in maniera davvero chiara e veritiera.
Ma la vera domanda che sorge è: “COME DOBBIAMO DORMIRE?“
La qualità è ciò che conta. Passiamo circa un terzo della nostro vita
a dormire e vale la pena farlo bene.
Un sonno di qualità ci
consentirà nel lungo periodo di essere più produttivi, di buon umore e
soprattutto di migliorare la nostra salute generale.
Un buon primo passo è quello di cambiare, o meglio, correggere le
nostre abitudini posturali mentre siamo a letto. È importante
monitorare in modo continuo, ogni sera e ogni mattina, quali
correzioni stiamo apportando alla nostra postura e quali benefici ne
traiamo.
Ovviamente, ognuno di noi, tende ad addormentarsi nella posizione che
gli risulta più comoda. Tuttavia, questa non è la soluzione più
indicata.
La posizione migliore è quella supina, preferibilmente con le braccia
lungo i fianchi. Secondo alcuni studi, solo circa il 10% della
popolazione mondiale dorme in questa posizione.
Questa
postura aiuta ad alleviare tensioni a livello dell’articolazione
temporomandibolare e della cervicale, previene efficacemente i mal di
schiena, i mal di testa e in generale qualsiasi dolore dovuto alla
compressione di organi interni. In breve, rispetta la curva
fisiologica della nostra colonna vertebrale e ci permette di riposare
al meglio senza che nessun muscolo sia teso.
È molto
consigliata anche per coloro che soffrono di mal di stomaco, in quanto
la testa resta leggermente sollevata sopra il petto. È invece
sconsigliata per chi tende a russare molto e chi soffre di apnea
notturna.
Al secondo posto delle migliori posture per dormire, mettiamo quella
sul fianco (o posizione fetale). La posizione naturale del feto è
quella adottata dalla maggior parte delle persone al mondo (circa il
41%).
Ginocchia piegate e vicine al petto, testa in avanti,
braccia spesso sotto il cuscino.
La posizione sul lato destro è molto consigliata per chi soffre di
insufficienza cardiaca, di apnea notturna e per chi tende a russare
molto. È invece sconsigliata per chi soffre di artrite e per chi
soffre di acidità di stomaco e reflusso gastroesofageo.
Per i soggetti che soffrono di reflusso gastroesofageo, la posizione
sul fianco sinistro è quella più indicata.
Il lato sinistro aiuta anche le donne in gravidanza, permettendo una
migliore circolazione sanguigna sia della mamma stessa che del
bambino.
Infine, per chi soffre di lombalgia o mal di schiena acuto, può
risultare vantaggioso porre un piccolo cuscino tra le ginocchia mentre
dorme in posizione sul fianco, in modo da allineare i fianchi e
ridurre ogni tensione a carico dei muscoli della catena posteriore.
Tutte le posizioni a pancia in giù, braccia sopra o sotto il cuscino e
testa inclinata, per quanto possano essere comode, non vanno bene.
Queste tipologie di posture sono viste come le posizioni peggiori per
dormire. Perché?
Tutte queste motivazioni ci rendono consapevoli che dormire sullo
stomaco può peggiorare la qualità del nostro sonno e di conseguenza
anche il benessere psicofisico generale.
Ora che sai di più sulle
posture per dormire di qualità, puoi iniziare a provarle e monitorare
i tuoi risultati nel medio-lungo periodo. Cosa aspetti?
Il nostro team
di Fisioterapisti, Osteopati, Massoterapisti e Personal Trainer è
sempre attivo e può aiutarti a correggere la tua postura attraverso un
percorso di ginnastica posturale mirato ed adattato.