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Emozioni, rapporti sociali, abilità motorie e molto altro.
Il percorso di crescita del bambino è delicato e prevede diverse tappe, tutte correlate tra loro. Interventi di prevenzione, cura e riabilitazione da condizioni neurologiche o deficit motori spesso trascurati o dei quali non ce ne accorgiamo, possono influenzare in modo positivo le successive fasi dell'adolescenza e della maggiore età.


In cosa può aiutarci il Terapista della Neuro e psicomotricità dell’ età evolutiva?

Scopriamolo insieme a Hilary Erba, Neuro e psicomotricista di For Me, dove collabora all’interno di un’équipe multiprofessionale di Neuropsichiatria infantile e Pediatria, insieme a Fisioterapisti, Osteopati ed Esperti in Riabilitazione Neurologica.

Che cos’è la Neuropsicomotricità?

La Neuropsicomotricità è una pratica educativa, preventiva e terapeutica , che considera l’esperienza corporea come elemento fondamentale dello sviluppo del bambino.

La Neuropsicomotricità, basandosi sull’espressività del bambino, lavora sul corpo e sulle capacità di interazione con chi gli sta vicino, con i suoni e con gli oggetti che lo circondano, agendo non solo sull’ abilità motoria, ma anche sulla sfera emotiva, relazionale e cognitiva.

Chi è il Terapista della Neuropsicomotricità?

Il Terapista della Neuropsicomotricità dell’ età evolutiva (TNPEE) è il professionista sanitario che svolge, in collaborazione con altri specialisti (Neuropsichiatra, Psicologo, Neurologo, Pediatra, Podologo, Fisioterapista, Osteopata ed Esperto in Riabilitazione) interventi di prevenzione, educazione e trattamento dei disturbi dello sviluppo , nel rispetto della globalità psico-fisica del bambino.

Attraverso il gioco, mezzo principale a disposizione del bambino per conoscere se stesso e l’ambiente, il terapista della neuropsicomotricità, ponendosi con un atteggiamento empatico, sostiene e favorisce lo sviluppo globale e armonico del bambino.

Quando si interviene attraverso la Neuropsicomotricità?

Come strutturiamo la Terapia Psicomotoria in For Me Centro Medico?

Inizialmente si esegue una valutazione delle abilità motorie, prassiche, cognitive, ludiche, emotive, relazionali e comunicative del bambino. Insieme ai genitori, si sceglie il percorso migliore da intraprendere e se ne determina la durata effettiva.

Individuati i punti di forza e di debolezza, la Neuropsicomotricista fissa degli obiettivi a breve, medio e lungo termine. La seduta di Terapia neuropsicomotoria si struttura tramite attività di gioco, finalizzate al potenziamento delle abilità in cui il bambino presenta difficoltà o un ritardo. All’interno della seduta, in seguito al distaccamento dall’attività corporea, si propone la riproduzione del vissuto, attraverso attività grafiche o con l’utilizzo di materiale plastico.

Il trattamento dura all’incirca 45 minuti e al termine viene fatto un punto della situazione con il genitore, il quale viene informato sull’andamento della terapia e sulla rispondenza agli obiettivi del bambino.

Al lavoro in stanza con il bambino, si associa un’importante collaborazione con la famiglia e le insegnanti, che saranno coinvolti direttamente nella pianificazione del progetto terapeutico.