Banner Idrokinesiterapia

Spesso erroneamente associata all’“aquagym” o confusa con la “ginnastica in acqua”, l’idrokinesiterapia in realtà è una vera e propria tecnica riabilitativa che sfrutta l’elemento acqua come strumento terapeutico. Questa tecnica riabilitativa, abbinata ai trattamenti “a secco” va a completare l’offerta di For Me, in collaborazione con il Centro Piscine Ponte San Pietro.

Che cos’è l'idrokinesiterapia?

È una tecnica fisioterapica che utilizza l’acqua come strumento terapeutico per attivare i processi metabolici, migliorare i movimenti muscolari, ridurre il dolore. C’è un’enorme differenza con la ginnastica in acqua che è un’attività motoria, svolta da qualsiasi persona in condizioni di benessere.

L’idrokinesiterapia invece è un vero e proprio percorso rieducativo-riabilitativo rivolto a pazienti che hanno disturbi motori, con minori o maggiori disabilità, e deve essere svolta con personale qualificato e con una preparazione specifica, perché utilizzare l’acqua come strumento terapeutico non significa semplicemente far immergere il paziente in piscina.

Per quali patologie è indicata l'idrokinesiterapia?

Tra le principali patologie che possono trarre giovamento dall’idrokinesiterapia ci sono quelle ortopediche, neurologiche e quelle reumatologiche. L’efficacia di questa metodologia è riscontrata in patologie che portano a disturbi del movimento, come ad esempio in seguito a traumi, a eventi come ictus, problematiche come la sclerosi multipla o la fibromialgia.

L’idrokinesiterapia può essere svolta con ottimi risultati anche nella riabilitazione post-chirurgica, soprattutto nell’arto inferiore ma anche nella spalla, dove l’unico vincolo è rappresentato dalla ferita chirurgica che dev’essere completamente chiusa.

Affinché i percorsi di idrokinesiterapia siano efficaci, è sempre indispensabile l’integrazione con un percorso riabilitativo studiato dal Fisiatra, che comprenda anche il trattamento in palestra riabilitativa e terapie strumentali, a seconda delle necessità.

La piscina riabilitativa

La piscina riabilitativa ha caratteristiche diverse da quella natatoria, a partire dalla sua struttura: ha zone di diversa profondità, per cui tutti i pazienti vi possono accedere in sicurezza e avere l’acqua all’altezza del torace, indipendentemente dalla statura e soprattutto indipendentemente dalla capacità di nuotare di ogni persona. Anche gli strumenti utilizzati durante la terapia sono specifici per gli esercizi che saranno proposti al paziente.

Altra differenza fondamentale con la piscina natatoria è la temperatura: la piscina riabilitativa è riscaldata tra i 30 e i 34 gradi a seconda del tipo di paziente e di ogni problematica.

Patologie trattabili in acqua

I vantaggi dell'idrokinesiterapia

Questa metodica offre numerosi vantaggi che le altre tipologie di terapia non hanno. Come accennato, l’acqua per sua stessa natura riduce il peso corporeo di circa il 70-90% andando ad annullare il carico del peso corporeo.

Inoltre l’acqua calda ha un effetto miorilassante e antalgico che porta a una riduzione del dolore. In questa situazione di diminuzione del carico e del dolore, il paziente esegue movimenti che “a secco” non riuscirebbe ad eseguire, con tempi di recupero molto più rapidi.

I tempi di recupero vengono praticamente dimezzati, perché ogni criticità del trattamento fisioterapico in palestra diventa un’opportunità per il trattamento riabilitativo in acqua, con un cambiamento radicale della risposta del paziente.

Infine la riabilitazione in acqua ha vantaggi anche psicologici: il paziente può muoversi fin da subito in assenza quasi completa di dolore, andando ad incrementare la sua fiducia nel successo della terapia, favorendo quindi il suo impegno.

For Me per i trattamenti di idrokinesiterapia collabora con "Piscine Ponte" a Ponte San Pietro (Bg).